Questa volta si tratta di Gilbert, primo spin-off della serie delle Terre di Arret (QUI la mia recensione del primo).
Ringrazio moltissimo l'autrice per avermi fornito una copia ebook del libro.
Autore: P. Marina Pieroni
Casa editrice: Autopubblicato
Prezzo: 0,99 € ebook, cartaceo 9,90 €
Pagine: 147
Trama:
Le prime 125 pagine di Bianco e Nero Parte I – Il potere dei draghi riscritte dal punto di vista di Gilbert.
Gilbert: è il principe erede al trono del Regno Nero. Freddo, spietato, potente. Ha un’anima di drago e il cuore di un predatore. Riusciranno la semplicità e l’ingenuità di Serenia, la principessa del Regno Bianco, a scalfire il suo cuore di ghiaccio? Qual segreto si nasconde dietro i suoi contrasti?
“Cosa c’è?” le chiese dolcemente.
Lei lo guardò con i suoi gustosi occhi di cioccolato. Le labbra inarcate tra il sorriso e l’incertezza.
“Principe, mi hai rubato l’anima con il cielo tempestoso dei tuoi occhi” rispose lei in un morbido sussurro.
Lui osservò il dito di lei avvicinarsi al suo viso, lo sentì scorrere leggero sulla propria guancia e raggiungere le proprie labbra “sei affascinante e pericoloso come un temporale estivo” continuò lei.
“Dici che sono pericoloso principessa?” disse lui afferrandole i polsi con fermezza “non puoi immaginarti quanto”.
Lo avete amato. Lo avete odiato. E se non lo conoscete non vi potrà lasciare indifferenti.
Qui potete trovare i primi quattro capitoli.
La mia recensione
Se avete letto la mia recensione di Bianco e Nero parte 1 lo sapete.Io ho odiato Gilbert in quel libro.
Ma quando mi è stata data la possibilità di leggere parte della storia (tra l'altro quella che mi piaceva di meno) dal suo punto di vista non ho potuto dire no.
Sarà stato per quella copertina, così intrigante, perché era già passato un po' di tempo, perché volevo tornare nelle Terre di Arret o semplicemente per curiosità.
Perché, alla fine, mi interessava molto sapere cosa pensava questo protagonista maschile di cui avevo capito davvero poco.
Fatto sta, che l'ho letto.
Il libro tratta delle prime 125 pagine di Bianco e Nero parte 1, ma, come ho già detto, utilizzando il POV del Principe Nero.
Ripercorriamo così il primo incontro tra lui e Serenia, il ballo, il matrimonio e tutta la permanenza di quest'ultima nel castello oscuro, incontrando anche scene nuove e piccoli approfondimenti.
Per questo, non è assolutamente necessario aver letto il primo libro prima di cominciarlo.
C'è una cosa che mi ha stupito da subito di questo spin-off: la bravura della scrittrice. Considero il suo stile uno dei migliori tra quelli degli autori emergenti letti finora.Le descrizioni, poi, sono i momenti in cui questo modo di scrivere meraviglioso emerge al meglio e a volte riesce anche a toglierti il fiato e farti pensare: "Datemi carta e penna!Devo scrivere questa citazione!".
Si riesce a percepire quanto la serie sia importante per l'autrice.
Inoltre, la scorrevolezza è magnifica e la velocità con cui si legge impressionante.
Le Terre di Arret sono un posto meraviglioso dove perdersi nella lettura, ormai ben conosciute come un mix di epoche senza un significato in apparenza, ma in realtà strutturate minuziosamente dalla prima all'ultima parola.
Come Bianco e Nero parte 1, anche Gilbert ha un'introduzione, una specie di lettera dall'autrice, grazie alla quale si riesce a sentirsi più coinvolti in prima persona nella storia ed alcune cose sono spiegate per facilitare la comprensione.Credo sia una trovata molto intelligente ed interessante non solo allo scopo di informare il lettore, ma per creare un legame con lui.
Il punto debole del libro sono, secondo me, i personaggi.Non riescono proprio ad entrarmi nel cuore.
Gilbert doveva essere cattivo, ma è diventato una specie di cliché, il ragazzo che è sempre stato in un modo ma da quando ha incontrato la ragazza non è più come prima e non farà più quello che faceva prima perché lei è meravigliosa e lui farebbe di tutto pur di stare con lei, eccetera eccetera.Tuttavia, non mi sta più così antipatico come prima.
Di Serenia non mi piacciono i comportamenti, la debolezza e, devo dire, neanche lei come persona.
Il loro rapporto, anche se è stato trattato in modo più ampio ed approfondito in questo libro rispetto all'altro, non è ancora riuscito a convincermi, ma il mio giudizio in merito è meno duro di quanto era a marzo.
Ora, è vero che queste tre ultime osservazioni erano negative, ma restano quelle positive, fatte sopra, di elementi che hanno saputo rendere la lettura davvero piacevole.
Per questo, il mio voto è
3,5 stelle!!!
Un bello spin-off , che riesce ad approfondire bene alcuni aspetti su cui, personalmente, avevo molte domande ed aggiunge anche qualcosa in più alla serie.
Devo iniziare questa serie. Ne sono molto incuriosita!
RispondiEliminaGrazie per la recensione sincera. Ti ringrazio soprattutto per questa frase lusinghiera: "Considero il suo stile uno dei migliori tra quelli degli autori emergenti letti finora". E per avere compreso quando le Terre di Arret siano importanti per me :)
RispondiEliminaSono io che ti ringrazio, per la gentilezza, la disponibilità e per questo commento.
EliminaHo scritto solo ciò che penso e di cui sono sicura, meriti tutti i complimenti!