mercoledì 5 marzo 2014

Blogtour Hernest vs. Breaking Destiny tappa 2 - Intervista su Breaking Destiny




Buongiorno a tutti!!
Oggi ho l'onore di ospitare la seconda tappa del blogtour Hernest vs. Breaking Destiny.
Qualche informazione prima di cominciare:
- il blogtour si svolgerà dal 26 febbraio al 16 aprile, con otto tappe su otto blog diversi
- non sarà un normale blogtour, infatti i due libri (Hernest e Breaking Destiny) gareggeranno uno contro l'altro!!
- il vincitore tra i due sarà scelto dai partecipanti
- per partecipare si deve condividere uno dei due banner (facoltativo) e comunicare con un commento QUI il romanzo per cui si vota
- il calendario: 



- i premi sono:
1.Un romanzo a scelta tra i due
2. Il romanzo non scelto
3. Un buono regalo Amazon da 5€

- per vincere si devono accumulare più punti possibile. In caso di spareggio, si utilizzerà il sito Random.org per una scelta casuale.
- ogni commento vale 10 punti, 15 se articolato. 5 punti in più per chi partecipa utilizzando i banner

Chiunque partecipi commentando le tappe riceverà un regalo, il racconto inedito Pidgin, confezionato apposta per l'occasione, previa richiesta per email copia-incollando il link del primo commento fatto!!

Come alcuni di voi sapranno, quest'estate ho letto Breaking Destiny, che l'autrice ha scritto sotto lo pseudonimo di Nadia Arabeschi, e l'ho adorato.
Così, quando Prisca mi ha chiesto di ospitare questa tappa del blogtour ne sono stata più che entusiasta, mi sarei potuta togliere un po' di curiosità sul libro *____*

Titolo: Breaking Destiny
Autore: Nadia Arabeschi / Prisca Turazzi
Casa editrice: ePubblica
Prezzo: 1,99 € ebook
Pagine: 147
Trama:
E se potessimo cambiare il passato?
Quando Jahn me lo chiese, non gli diedi retta. Eravamo in un manicomio, dopotutto. Aveva detto cose ben più strane, prima di allora.
Nulla mi avrebbe preparata a un vero salto nel passato - in realtà, ci sono precipitata. Un salto di nove anni.
Sono Isobel Wagner, nata nel 1999 e morta nel 2008.
E sono anche Isobel Heiriechs, senza un passato ma con un futuro da riscrivere.
Questa è la mia storia e comincia dal 31 dicembre 2017.


Passiamo all'intervista.
Doveva essere relativa unicamente a Breaking Destiny, ma diciamo che mi sono allargata un po' e ho fatto domande su questo, Hernest e anche generali.
Comunque Prisca ha risposto in un modo fantastico e vi consiglio assolutamente di leggere le sue risposte!!

1. Ciao, Prisca, e benvenuta su Toccare il cielo con un libro. Ti andrebbe di presentarti ai lettori?
Ciao, Bianca. Grazie mille per l'ospitalità, innanzitutto. Non c'è molto da dire: mi chiamo Prisca Turazzi, studio Psicologia e scrivo romanzi e racconti di vario genere.

2. Come è nata l'idea di Breaking Destiny e cosa ti ha portata a farla diventare un progetto reale?
L'idea è nata dal fascino che i viaggi nel tempo e i paradossi narrativi mi hanno sempre suscitato. Adoro sperimentare strutture così articolate, è stimolante. Essendo Breaking Destiny solo il mio primo romanzo pubblicato sotto pseudonimo, avevo già alle spalle tanti altri progetti. Di conseguenza a spingermi è stata la passione per la scrittura e la smodata curiosità. Era un buon soggetto, interessante da sviluppare e spero di averlo scritto al meglio.

3. Sono una romanticona e non potevo proprio non porti questa domanda. La relazione tra i due protagonisti è piuttosto complicata. È stato difficile, per te, svilupparla?
È stato difficile trovare un giusto equilibrio. Siamo abituati a certi romanzi in cui i protagonisti si innamorano subito e, spesso e volentieri, finiscono a letto insieme troppo presto. Da parte mia, ho preferito una relazione più delicata e intrecciata al senso di unione dei sopravvissuti: per intenderci, dapprima sono legati solo dalla situazione straordinaria e, anzi, Isobel è persino costretta; poi, cominciano ad affezionarsi e a essere complici. Nelle prime revisioni, invece, erano più passionali. Ho tolto la scena di sesso, non credo dispiaccia a qualcuno.

4. Hai dovuto fare molte ricerche durante la stesura del libro?
Ammetto che avrei dovuto farne di più, di sicuro. Se lo scrivessi ora sarei maniacale. Ai tempi, invece, ho preferito lasciare alle ambientazioni un'atmosfera rarefatta e indistinta. Ho giusto cercato dei riferimenti delle città, come la stazione e le scuole.

5. Parlaci un po' di Hernest. Ne ho letto la trama e sembra interessante.
Grazie mille, spero l'abbiano pensato tanti altri. Hernest è il mio romanzo d'esordio ufficiale e ha come protagonista Madison, che viene importunata da un uomo sconosciuto. L'amica Amanda la obbliga a nascondersi dal fratello Hernest, affetto dalla Sindrome di Asperger. La parte romance della storia gioca sugli incontri/scontri tra Madison e Hernest, costretti a convivere contro la loro volontà. Una convivenza fatta di fraintendimenti, segreti, fantasmi del passato. Al romance si intreccia una trama thriller, con l'onnipresenza di quell'uomo sconosciuto, che spero possa suscitare suspance nel lettore.

6. Le storie che scrivi non hanno temi semplici. Cosa ti ha portato a fare questa scelta?
Come ho detto, la curiosità è la prima condanna. Creare storie significa anche esplorare situazioni, personaggi, dialoghi. È importante essere stimolati da questa brama di conoscenza, perché permette di approfondire anche temi importanti, come la diversità, la responsabilità, l'umanità. È importante anche avere qualcosa da offrire al lettore altrettanto ansioso di essere guidato in contesti straordinari.

7. Cosa cerchi assolutamente di evitare nei tuoi romanzi e cosa assicuri ai lettori che non sarà presente in essi?
I cliché sono il mio peggior nemico, cerco di limitarli al massimo e man mano che la mia carriera continua cerco di trovare nuove soluzioni e nuovi percorsi narrativi. Non posso dire di poter assicurare la loro assenza, perché è impossibile, ma nel mio intento cerco di usarli con cognizione di causa quando devo.

8. Cosa, invece, cerchi di aggiungere sempre e quali credi siano gli elementi necessari all'interno di un buon libro?
Gli elementi di un buon libro si sanno: una narrazione scorrevole e coerente, una struttura solida, personaggi ben costruiti. Di mio c'è soltanto l'impegno sincero a creare un romanzo che possa appassionare e lasciare quel qualcosa in più e la costanza nel renderlo al meglio delle sue capacità. Questo è il mio dovere verso i lettori.

9. La cover di Breaking Destiny ed Hernest sono bellissime. Hai contribuito alla loro creazione? E, se sì, a cosa ti sei ispirata?
Ho trovato l'opera di Kimmy York su DeviantArt quando ancora consideravo l'opzione del selfpublishing e l'ho sottoposta poi al team di ePubblica, che si sono occupati di adattarla perché diventasse la cover definitiva. La cover di Hernest, invece, è stata commissionata a Elisabetta Baldan da me con il consenso di Alcheringa Edizioni. Il soggetto che avevo proposto non era fattibile, ma Elisabetta ha dimostrato ancora una volta la sua sensibilità grafica nel proporre come soluzione alternativa la cover che poi è stata scelta ed elaborata da Alcheringa.

10. Ultima domanda: gli esordienti sono veramente molti. Cosa credi che i tuoi libri possano dare ai lettori?
Una nuova prospettiva su alcuni temi, spunti su cui riflettere e una storia che li appassioni: almeno questo è quello che spero, il mio intento ogni volta che comincio a scrivere. Sì, gli esordienti sono tanti, forse troppi. È impossibile pensare di poter tenere il passo con quanti romanzi vengono pubblicati. Se aggiungiamo i self, ci vorrebbe una vita per recuperarli. Sono molto affezionata agli scrittori emergenti, vorrei avere le giornate da ottanta ore per poter leggere più esordi. Purtroppo, non è possibile.

La mia tappa di questo magnifico blogtour è terminata!!
Ringrazio infinitamente Prisca per avermi coinvolta in questo progetto e vi invito con tutto il cuore a partecipare!!
A presto!!!!

1 commento:

  1. Iniziativa interessante! Io ho letto Hernest, molto bello!
    C'è un premio per te sul mio blog.
    http://miriam-mastrovito.blogspot.it/2014/03/secondo-premio-liebster-award.html

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